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EBOOK FORMATO PDF Qual è l’intima natura delle immagini? Che relazione hanno con il supporto che le contiene e sostiene? Che rapporto c’è fra le immagini e la realtà che riproducono? E fra le immagini e le idee che rappresentano? Le immagini possono vivere al di là dell’occhio che le coglie? I segni luminosi realizzati da Zoltan Fazekas ci pongono tutte queste domande e altre ancora. Perché sono segni interrogativi, sono tracce di una ricerca non ancora compiuta, conclusa e determinata. Sono solo souvenir, mezzi inefficaci di sovvenire, di ricordare un episodio, un momento, un fatto. Resta solo il ricordo della luce e del colore che si fanno forma inclassificabile, inintelligibile, astratta, non figurativa.
La ricerca di Zoltan Fazekas è occasione di riflessione metalinguistica. Una proposta di lettura del mondo delle immagini, tra analisi del presente e ricordo del passato. Un percorso accidentato eppure imprudente, quello del fotografo ungherese, che ci permette però di ampliare il nostro discorso ad alcune questioni fondamentali della rappresentazione riprovisiva, che abbracciano in maniera indifferenziata cinema, fotografia e televisione.
Alessandro De Filippo è Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania e si occupa di critica cinematografica e televisiva. È regista di video di finzione e documentari. Dal 1996 fa parte del gruppo Cane CapoVolto; insieme a Enrico Aresu e Alessandro Aiello, compie una ricerca radicale sui media dello Spettacolo. Dal 2005 è pubblicista, iscritto all’Ordine dei giornalisti di Sicilia.
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